SVEZZAMENTO

Il primo passo verso l'autonomia

Lo svezzamento o divezzamento, ovvero quel periodo più o meno lungo in cui si passa dall'alimentazione esclusiva con latte, all'introduzione di altri alimenti (alimentazione complementare), porta in tutte le mamme e i papà mille dubbi e domande.

Alcune di queste sono molto pratiche, riguardano il come fare, cosa fare, quali alimenti introdurre prima, le quantità. Altre invece sono più emotive, hanno a che vedere con la capacità di affrontare questo passaggio, la fatica, i possibili scoraggiamenti.

Proviamo allora a soffermarci e mettere a fuoco alcuni aspetti che spesso facciamo passare in secondo piano.

 

Lo svezzamento è il primo grande, grandissimo cambiamento che i bimbi affrontano.

 

Cosa cambia?

 

La posizione in cui assumono il cibo.

Fino a questo momento i piccoli sono abituati a mangiare tra le braccia calde e sicure di mamma e papà, spesso sono semi-seduti, il genitore è a portata di sguardo e il contatto è quello pelle-pelle.

Con lo svezzamento chiediamo ai bambini di stare seduti di fronte a noi su una sedia o seggiolone che per quanto comodi e accoglienti non sono rassicuranti e profumati come i genitori.

 

Il mezzo, lo strumento attraverso il quale viene offerto il cibo.

Dal seno o dal biberon si passa al cucchiaio più o meno grande, morbido, duro, colorato, strano, diverso.

 

Altro cambiamento, l'uso della bocca!

I piccoli dovranno imparare un modo diverso di assumere il cibo. Per tutta la loro vita hanno succhiato, un gesto istintivo. Ora dovranno imparare ad aprire la bocca (al momento giusto!), lasciar entrare il cucchiaio, capire come far scendere la pappa da quell'aggeggio e deglutire.

 

E ancora non abbiamo parlato di cibo!  Pensiamo che insieme a tutte queste novità c'è anche quella, appunto, del cibo. Colori, sapori, consistenze diverse che sperimentano in prima persona per la prima volta.

 

Come contorno a tutti questi cambiamenti ci sono i pensieri di mamma e papà, emozioni, vissuti, credenze, convinzioni, letture, consigli ricevuti,a volte non richiesti, sull'argomento. Tutto questo è molto importante e i nostri bambini lo sentono chiaramente, sappiamo che sono dotati di “antenne” molto sensibili rispetto ai vissuti di chi si prende cura di loro.

 

Dobbiamo imparare a non focalizzarci solo sul cosa e quanto mangiano, quantità e varietà di cibi cambiano molto nei primi anni di vita in relazione alla fase di crescita e di sviluppo in cui i bambini si trovano.

Stiamo con loro, viviamo con loro questo primo grande passo verso l'indipendenza e l'autonomia. Accogliamo le loro proteste e i loro rifiuti con tutta la comprensione e pazienza di cui disponiamo. Incoraggiamoli a fidiamoci delle loro capacità.

Se oggi non è andata benissimo, domani andrà meglio, ci riproveremo insieme e insieme cresceremo!

 

Scritto da Dott.ssa Sara Argonauta